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Calaiò: "A Siena anni indimenticabili, mi sarebbe piaciuto chiudere lì la carriera"

di Vito Aulenti

L'attaccante ducale Emanuele Calaiò, intercettato dai microfoni de La Nazione, ha parlato del suo passato a Siena: "Gli anni di Siena sono indimenticabili, sia dal punto di vista sportivo che umano. La mia famiglia si trovava bene e mi sarebbe piaciuto chiudervi la carriera. Purtroppo il giocattolo si ruppe a causa di un'errata gestione economica. Quando decisi di trasferirmi? Furono i dirigenti a spingere per la mia cessione, pur senza chiedermelo esplicitamente. Capii che la società aveva bisogno di soldi, il Napoli offrì qualche milione di euro per il mio cartellino e l'affare andò in porto. Spiace che quei soldi non abbiano salvato la società dal fallimento. Quest'anno la Robur ha un buon organico, a partire da Marotta. Ha avuto la sfortuna di capitare in un girone con corazzate come Alessandria, Arezzo, Livorno e Cremonese, però gli alti posti in classifica mi sembrano abbordabili. Mi auguro che il club possa tornare al più presto a calcare i palcoscenici che gli competono, ma servirà ancora qualche anno.


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