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Apolloni: "Voglio mantenere l'imbattibilità. Col Piacenza per me sarà un derby"

di Igor Mutinari

Mister Luigi Apolloni, in sala stampa dopo la partita tra Parma e Bellaria Igea Marina che ha visto i suoi crociati prevalere sui romagnoli con un netto 3-0 in virtù delle reti di Melandri, Lauria e Sereni, ci ha tenuto a mettere in evidenza alcuni aspetti e alcune prestazioni che gli sono piaciute, come l'approccio alla partita di tutta la squadra. “L'atteggiamento iniziale è stato quello giusto - esordicsce l'allenatore laziale - difatti abbiamo trovato subito il goal, poi si sono aperti spazi che abbiamo sfruttato, oggi siamo stati concreti e cinici e abbiamo creato molte occasioni. Sono contento anche per Sereni, che ha sempre lavorato con un applicazione notevole”.

Per questa partita che era una formalità hai mantenuto l'ossatura base. Era per tenere alta l'attenzione in vista della Poule Scudetto?
“In genere io decido la squadra in base a quello che vedo in settimana, fare delle scelte è sempre difficile, ma sono delle scelte solo legate a quanto fatto in allenamento”.

Oltre a Sereni, qualcuno che sembra più in discussione di altri si è messo in luce, come Lauria, che forse  è stato il migliore di oggi.
“Fabio ha giocato spesso in un ruolo non suo, ma con grande impegno. Questo mi ha fatto capire il valore dell'uomo. Quest'anno ha fatto un grandissimo lavoro anche in un ruolo che non conosceva, spero che gli serva esperienza per la sua carriera”.

Ti piacerebbe trovare in finale scudetto il Piacenza?
“Dico solo che per me è un derby”.

Cosa sarà necessario fare per affrontare la LegaPro da protagonista?
“Sinceramente, al prossimo anno penserò alla fine di questa stagione, adesso voglio pensare alla gara con la Sammaurese. Spero di restare qui con questa società e di mantenere la nostra imbattibilità il più a lungo possibile”.

A volte sembra che Baraye si estranei dal match, c'è la possibilità di cambiare da questo punto di vista e avere più costanza?
“Il ragazzo ha delle grandi qualità ma deve migliorare caratterialmente, alle volte ci riesce, altre no, ma lavorando potrà togliersi grandi soddisfazioni. È in grado di trovare continuità, ha grandi valori e dipende solo da lui. In questi mesi è migliorato tanto, si è messo al servizio della squadra”.

Come hai trovato Tino Asprilla?
“È venuto a fine gara a salutare la squadra, è stato emozionante. Lui ha fatto la storia del calcio mondiale, qui a Parma e con la sua nazionale, l'ho anche visto in curva, penso che questo sia un gran gesto, lui fa davvero il tifo per noi. Ha raccontato ai ragazzi che da giocatore in settimana pensava sempre alle donne, ma quando c'era da allenarsi lo faceva seriamente”.


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