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Un mese a porte chiuse? Si resta in attesa di comunicazioni ufficiali, ma le polemiche non si placheranno

di Alessandro Tedeschi

Il caos in cui è piombato il calcio italiano, con partite rinviate, poi riprogrammate a porte aperte, infine il cambio di rotta e la decisione di giocare a porte chiuse per poi tornare nuovamente sul rinvio, potrebbe vedere oggi una soluzione. O quanto meno una parvenza di ordine. Sono attese per oggi infatti le decisioni governative sulle manifestazioni sportive dei prossimi 30 giorni, che dovrebbero andare verso la disputa a porte chiuse, con buona pace di chi si appella al rispetto degli abbonati per evitare di perdere incassi importanti. E in più oggi si terrà, o almeno si dovrebbe tenere, il Consiglio di Lega che porrà nero su bianco il calendario da seguire da qui a fine stagione, salvo poi eventuali stravolgimenti al grido di "tuteliamo la regolarità del campionato".

Oggi dovrebbe essere il grande giorno per mettere ordine, ma risulta difficile che da domani possa essere tutto chiaro e limpido, perché in una direzione o nell'altra qualcuno scontento ci sarà sempre. E da qui a fine campionato le polemiche ci accompagneranno quotidianamente.


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