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Focus - Stefano Pioli, un parmigiano a Firenze per migliorare l'ottavo posto

di Giuseppe Emanuele Frisone

Il match tra Fiorentina e Parma sarà certamente una gara dal sapore particolare per Stefano Pioli, allenatore dei viola. Parmigiano e cresciuto nel Parma come giocatore, Pioli è infatti ovviamente molto legato ai colori gialloblu e alla piazza emiliana, sebbene nella sua seconda vita calcistica - quella da allenatore - non è stato troppo fortunato con la squadra della sua città. Alla guida del Parma, infatti, Pioli collezionò uno sfortunato esonero: era anche la sua prima stagione alla guida di una squadra di Serie A, la situazione societaria era fortemente in bilico e solo a gennaio si insediò Tommaso Ghirardi, che poi lo sostituì con Claudio Ranieri in panchina. Il resto è storia. C'è da dire però che Pioli a Firenze, oltre che un presente da allenatore, ha anche un grande passato da calciatore. Pioli fu infatti difensore dei viola per sei stagioni consecutive, tra il 1989 e il 1995, conoscendo anche la retrocessione in Serie B e una pronta risalita in Serie A. 

L'anno scorso, Pioli è tornato a Firenze. Lo ha fatto da uomo maturo, da allenatore ormai consumato: è lontano il ricordo di quel tecnico che era al debutto in Serie A sulla panchina del Parma. Il ritorno in Toscana è avvenuto dopo aver allenato squadre importanti, come la Lazio e l'Inter, sebbene la parentesi nerazzurra non sia stata proprio esaltante (23 gare e ben 8 sconfitte, un po' tanto per una big). La scorsa stagione, la prima da tecnico della Fiorentina, per Pioli è stata di ambientamento: un ottavo posto tutto sommato positivo, se si tiene conto del forte rinnovamento avvenuto in seno ai viola. Sulle basi di quella squadra, si è provato a costruire ancora, cercando di dare a Pioli una squadra che possa puntare con decisione alla qualificazione in Europa League. In questo momento la Fiorentina è lì, a giocarsela, quando manca modo più di un intero girone alla fine del torneo. Per raggiungere il suo obiettivo, però, dovrà essere costretto ad aver ragione del "suo" Parma, domani al Franchi.


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