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Focus - Il Parma senza Europa punta ancora sul "Made in Italy"

di Simone Lorini

Nonostante il voltafaccia di federazione e Lega, almeno secondo quanto dichiarato dal patron Ghirardi all'indomani dell'estromissione del club dall'Europa League, il Parma continua a puntare sul calcio italiano e sui giocatori nostrani per la costruzione della rosa 2014-2015: scelta apprezzabile o meno, rimane comunque un dato di fatto. Gli obiettivi Francesco Lodi, Marcello Trotta, Stefano Sabelli e lo stesso Mattia Cassani ne sono esempi lampanti, nonostante l'addio di Molinaro e dello stesso giocatore della Fiorentina, a cui Leonardi tuttavia non ha affatto rinunciato.

Una politica di mercato che ha pagato eccome l'anno passato, con risultati sul campo e non solo, viste le quattro pre-convocazioni ai Mondiali di Brasile 2014, ma che probabilmente non viene vista con favore da gran parte degli addetti ai lavori. Si sa, il colpo esotico sa stuzzicare di più la fantasia del tifoso e non solo, piuttosto che una conferma di spessore o la scelta di puntare su un giovane del vivaio. 

Il Parma senza Europa riparte dalla proprie certezze, da un vivaio che non smette di dare soddisfazioni e che l'anno prossimo vedrà il ritorno in grande stile di Hernan Crespo sulla Primavera più forte dell'era Palmieri, da un coinvolgimento sempre più frequente dei giovani come Cerri, Coric, Haraslin e Mauri, da qualche arrivo di prospettiva ma anche da acquisti di peso e con esperienza di calcio italiano, meglio se nati nello Stivale. 


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