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Focus - Baraye goleador, ma ora servono le reti dei tre bomber

di Danilo Paniccia

L’attacco del Parma è il secondo più prolifico del Girone D con ben 19 reti in 9 partite, ossia ha una media di due gol a partita. Analizzando quindi i dati essenzialmente numerici possiamo dire che tutto vada bene. C’è un però. Se consideriamo che il miglior realizzatore dei gialloblu è Yves Baraye con 6 reti in altrettante partite giocate ed andiamo ad analizzare le performance degli anni passati dove il senegalese ha segnato non più di 5 gol in un singolo campionato qualcosina non torna. Da un lato meglio così, tutti i tifosi gialloblu sperano che il tecnico giocatore classe ’92 continui a buttarla dentro; dall’altro, probabilmente possiamo permetterci di dire che non è meglio abituarsi troppo a questo andamento. D'ora in avanti, quindi, con l’inizio della stagione autunnale ed invernale e con il conseguente arrivo del maltempo si andrà incontro a campi sempre più pesanti e disconnessi, sui quali giocatori tecnici come Melandri, Lauria e lo stesso Baraye potrebbero far fatica ad adattarsi al meglio. C’è quindi l’esigenza, già a partire da questa domenica contro il Lentigione, che le punte ‘fisiche’ del Parma vedano maggiormente la porta. Le prestazioni di Musetti, Guazzo e Longobardi, quando sono stati chiamati in causa fino ad ora sono sempre state sicuramente all’altezza, ma poco incisive ‘sotto porta’: sono infatti solo 3 i gol segnati in totale dai centravanti ducali, di cui uno su rigore alla prima giornata. Il loro potenziale è elevatissimo, si potrebbe osare dire che questo trio sia ‘fuori categoria’, tutti si aspettano qualcosina in più. Partite difficili da sbloccare, come quella di domenica scorsa contro il Forlì ce ne saranno altre e potrebbe essere determinante avere in campo giocatori di questo calibro da poter alternare. Speriamo, quindi, che siano più spesso anche i tre ‘bomber’ a correre sotto la Nord.


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