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Domani inizia una settimana cruciale, tra panchina e nuovo uomo mercato. Il punto della situazione

di Giuseppe Emanuele Frisone

Da domani inizia una settimana molto importante per la programmazione della nuova stagione in casa Parma. Gli ultimi giorni sono stati infatti un po' burrascosi, sia per la vicenda allenatore (che però pare delinearsi, con Pecchia che si legherà ai crociati per raccogliere l'eredità di Iachini), sia soprattutto per l'addio del managing director sport Ribalta, giunto a sorpresa dopo le voci (poi non confermate) che lo volevano vicino alla Lazio in qualità di capo dell'area osservatori. Nei prossimi sette giorni è possibile, se non probabile, che si copriranno definitivamente questi due ruoli, al momento vacanti. Va detto tuttavia che di tempo il Parma ne ha sprecato parecchio (come abbiamo affermato in questo recentissimo editoriale), pertanto bisognerà a tutti i costi cercare di recuperare il vantaggio perduto.

Capitolo allenatore: per Pecchia ormai è solo una questione burocratica
Nonostante l'addio di Ribalta abbia dato adito a voci circa un possibile ripensamento di Pecchia, il nuovo allenatore non dovrebbe essere a rischio. Salvo colpi di scena (che comunque nel mondo del calcio possono sempre esserci), sarà dunque Fabio Pecchia il nuovo allenatore del Parma, con un contratto biennale più eventuali premi a seconda degli obiettivi raggiunti. E allora, se è tutto fatto, perché Pecchia non arriva? Prima c'è un piccolo passaggio burocratico da completare, ovvero la risoluzione tra il tecnico di Formia e la Cremonese, che l'ex centrocampista ha allenato nella scorsa stagione contribuendo a riportarla in A dopo 26 anni di digiuno. Poi sarà via libera. Pecchia rappresenta un profilo ideale per il Parma, dal momento che pratica un calcio propositivo e lavora bene con i giovani: a lui spetterà l'arduo compito di riportare in alto il Parma in una stagione che si preannuncia molto difficile viste le tanti piazze eccellenti ai nastri di partenza della prossima Serie B.

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Capitolo uomo mercato: Ribalta ha salutato, Braida è un'opzione ma non è la sola idea percorribile
Sul fronte dirigenziale, il presidente Kyle Krause oggi ha rotto il silenzio per commentare il risultato della Primavera (sconfitta nella finale playoff di Primavera 2 con il Frosinone) e annunciare l'arrivo di Nathan Buayi-Kiala, centrocampista 18enne franco-congolese proveniente dal Lille, oltre al riscatto di Elias Cobbaut. Il fatto che Krause non abbia dedicato parole all'addio del managing director sport Javier Ribalta stupisce un po', considerando come questa mossa lasci inevitabilmente scoperto il Parma a livello dirigenziale. Pertanto, è già cominciata la corsa al sostituto: il nome rimbalzato negli ultimi giorni è quello di Ariedo Braida, anche lui della Cremonese così come Fabio Pecchia. Non hanno trovato conferma le voci relative a una firma già avvenuta di Braida con il Parma, società della quale, tra l'altro, il dirigente aveva anche difeso i colori sul finire della sua carriera da calciatore. Innegabile, però, che il profilo dell'esperto dirigente piaccia eccome. Le alternative? Al momento si è parlato soprattutto di possibili piste interne, con il ds Mauro Pederzoli e l'attuale responsabile area scouting Massimiliano Notari che potrebbero portare avanti il mercato. L'altra idea riguarda una possibile promozione di Alessandro Lucarelli, ora manager dell'area prestiti, opzione peraltro caldeggiata anche dall'ex bomber e team manager Alessandro Melli (leggi qui). Sullo sfondo la pista che porta all'ex ds dello Spezia Mauro Meluso

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