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Darmian voto 5.5 - Il ritorno in Italia è difficoltoso. Nazionale lontana

di Redazione ParmaLive

Arrivato come il più inaspettato dei colpi estivi da parte del direttore sportivo Faggiano, Matteo Darmian ha disputato una stagione ben al di sotto le aspettative, che, arrivando lui dal Manchester United, non potevano certo essere basse. Le gare in cui ha guadagnato la sufficienza e quelle in cui è sembrato inconsistente più o meno si equiparano. Non è riuscito insomma a dare alla difesa il definitivo salto di qualità, né prima né dopo il lockdown. Le continue voci su un passaggio imminente in direzione Inter hanno anche innervosito i tifosi, mentre le voglie di Nazionali espresse dal terzino nel momento del suo ritorno in Serie A al momento sembrano essere destinate a rimanere tali. VOTO 5.5.

I NUMERI - La stagione di Darmian è stata fermata un paio di volte da piccoli infortuni, niente di grave per fortuna e si è conclusa con 33 presenze e il gol segnato contro il Brescia una settimana fa: un bottino che fanno di Darmian uno dei più utilizzati in assoluto da D'Aversa, che nel finale di stagione lo ha provato sulla corsia sinistra e in una occasione addirittura mezzala. 

MOMENTO TOP - La gara con il Brescia rappresenta sicuramente una delle sue prestazioni più convincenti, coronata peraltro anche dal gol del vantaggio. Da laterale sinistro si adatta con facilità e la sua spinta sulla fascia sinistra non manca mai, chiamato in azione più volte dai filtranti di Kulusevski. 

MOMENTO FLOP - Quel rinvio scellerato che regala al Milan i tre punti dopo una grande prova crociata al cospetto della squadra di Pioli, già subentrato a Giampaolo: il laterale crociato rovina così una prestazione attenta, errore che come detto costerà il punto al Parma, in quel momento impegnato in una lotta a distanza proprio col Milan in classifica. 

FUTURO - E' stato lui stesso a tornare a parlare della possibilità Inter qualche giorno fa, ma i nerazzurri sembrano aver fatto scelte molto diverse per le fasce di Conte e in questo momento la soluzione più probabile sembra essere una permanenza nel Ducato, sempre che la rifondazione societaria non cambi le carte in tavola. 


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