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"Calcio e scacchi", ecco il Maresca pensiero: calcio di posizione, 4-2-3-1 fluido e costruzione dal basso

di Simone Lorini
Fonte: ha collaborato Rocco Azzali

La carta d'identità dice che avrebbe ancora l'età per giocare, guardando gli esempi che ci circondano, invece Enzo Maresca già da quattro anni ha intrapreso la carriera 'manageriale' e in panchina può già vantare esperienze importanti ad impreziosire il suo curriculum. Manuel Pellegrini ha visto del potenziale in lui, già quando era suo giocatore, consigliandolo sulla sua seconda vita nel calcio, da allenatore ovviamente, per poi ingaggiarlo come suo vice al West Ham. Fiducia totale nell'ex centrocampista italiano, tanto da affidargli completamente la preparazione tattica di una gara contro il Chelsea, poi vinta dagli Hammers. Proprio della strategia il mister di Pontecagnano Faiano, piccola località del salernitano, fa il suo punto di forza, avendo avuto come maestro uno come Pep Guardiola: "La cosa che più mi colpisce di lui è la ricerca continua di soluzioni e la sua energia. La Premier lo logora, ma lui ogni giorno scende in campo con una carica incredibile. Ho un’idea di calcio e approdare al City mi ha permesso di arricchire le mie conoscenze", ha detto in una recente intervista. 

4-2-3-1 FLUIDO E CALCIO DI POSIZIONE - Il possesso palla è ovviamente un marchio di fabbrica per Maresca, che sin dalla sua avventura ad Ascoli ha avuto idee ben precise su come far giocare la sua squadra. Un dogma affinato accuratamente da allenatore dell'Under 23 del Manchester City, avendo come esempio il massimo esponente a livello mondiale di questo principio: Sua Maestà Pep Guardiola. Con questo modo di giocare, Maresca ha trionfato nel campionato di Premier League 2 adottando spesso il 4-2-3-1, che può essere però facilmente declinato in un 4-3-3, utilizzando a volte persino la difesa a tre. Una idea di calcio che ovviamente parte dai grandi ma si estende a tutto il Settore Giovanile: l'idea è far assimilare meglio ai giovani dell'Academy il calcio proposto in prima squadra. Vi suona familiare? 

LA COSTRUZIONE DAL BASSO E GLI SCACCHI - La tanto discussa "costruzione dal basso", anche molto forzata, è un altro dei dogmi con cui il mister salernitano ha iniziato la propria carriera: tanto da attirarsi le critiche della piazza ascolana, quattro anni fa, reduce da un calcio decisamente più "mordi e fuggi" con Aglietti. Una rivoluzione forse troppo anticipata, ma che ha permesso a Maresca di guadagnarsi la fiducia di uno come Guardiola. Il suo è un calcio che considera i terzini alla stregua di ali, con rotazioni continue in mediana, in un calcio prettamente di posizione (non si occupa una posizione fissa, ma lo spazio vuoto, sempre). Infine, una curiosità su quello che è il nuovo allenatore del Parma: ama gli scacchi e la sua tesi per il corso di Coverciano s'intitolava appunto "Il calcio e gli scacchi", studiando le affinità tra i due giochi e sottolineando l'importanza in entrambi di sviluppare una propria idea di strategia, studiare le contromosse utili a sorprendere l'avversario e scegliere al meglio come piazzare le proprie pedine. Il tecnico catalano ha previsto per lui un futuro roseo da manager: l'età è dalla sua, predisposizione ed ambizione paiono esserci. Ora sta a Maresca dimostrare che la sua strategia sarà quella vincente.


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