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PL - Meluso: "Man è l'emblema del Parma. Da quando c'è Krause troppi alti e bassi"

di Donatella Todisco

Dopo la rimonta subita a Benevento abbiamo deciso di contattare Mauro Meluso per fare una riflessione sulla sfida del Vigorito e sugli interpreti scesi in campo. Ecco le sue parole ai microfoni di ParmaLive.com.

A Benevento il Parma si è fatto rimontare di due reti. Come valutare la prestazione dei crociati?
"Non ho visto la partita ma ho visto gli highlights. Era noto che a Benevento non sarebbe stata una partita semplice per i crociati: i sanniti si trovavano con l'acqua alla gola e avevano una delle ultime chance per provare a salvarsi. Quella del Vigorito è stata una partita complicata. Il Benevento è una squadra che stranamente si trova in una posizione molto scomoda: questa potrebbe essere una "giustificazione" per i crociati. Ad ogni modo il Parma, invece, ci ha abituato, da quando c'è Krause, a questi alti e bassi".

Benedyczack è a quota sei gol stagionali. Il polacco è stato l'autore della prima rete e l'assistman per il secondo gol di Man. Il giovane attaccante sembra sia in costante crescita. Secondo Lei l'attacco ducale si baserà su di lui in futuro?
"Benedyczak è un buonissimo giocatore. Lui va un po' contestualizzato perché ha caratteristiche particolari. Sicuramente le sue qualità sono indiscutibili. Probabilmente rispetto alle sue potenzialità, il giocatore polacco ha prodotto meno. Sicuramente il Parma può puntare in futuro sul polacco. Ad ogni modo la rosa della squadra ducale è composta da ottimi giocatori".

Anche Man ha realizzato la sua sesta rete in campionato, la seconda consecutiva dopo la sfida casalinga contro il Cagliari. Cosa ne pensa del giocatore rumeno?
"Ho visto che contro il Cagliari Man ha fatto un gol strepitoso. Al Vigorito, invece, il rumeno ha realizzato un gol meno difficile. Penso che Man incarni perfettamente il Parma: lui è capace di fare grandi prestazioni, grandi gol e grandi pause. Ad ogni modo credo che il Parma ha molte potenzialità, la squadra crociata è ben allenata. Voglio fare i complimenti a Pecchia. Al di là degli alti e bassi, che probabilmente non sono ascrivibili a sua responsabilità, secondo me la squadra crociata ha un grande allenatore. Per me, Man è un po' l'emblema del Parma: il rumeno è un grandissimo giocatore, ma pecca dal punto di vista della continuità. Probabilmente ci vorrebbe qualcuno che lo stimoli di più".

Al Vigorito in evidenza ancora alcune sbavature del reparto difensivo. Cosa ne pensa dei due difensori centrali Balogh e Cobbaut? 
"Balogh e Cobbaut sono due giocatori che sicuramente hanno una grande fisicità. Purtroppo non è la prima volta che entrambi facciano qualche errore, che non dovrebbero commettere, considerando il loro valore. Io li ho visti giocare spesso dal vivo: sono calciatori di sicuro affinamento, però ogni tanto capita che commettano delle disattenzioni, che sono inconcepibili. I due giocatori ducali sono molto giovani, questo fa parte della crescita".

Al Vigorito Pecchia ha schierato Sohm trequartista con Man e Benedyczak sulle fasce. Il giovane svizzero si è ben comportato e proprio da una sua verticalizzazione è nato il secondo gol crociato. Può essere quello del trequartista il ruolo definitivo per farlo esprimere al meglio?
"Sohm è un giocatore con delle qualità tecniche importanti. Per me il giocatore svizzero potrebbe fare anche la mezzala, se si gioca con un centrocampo a tre. Io, nel ruolo di mezzapunta, vedo solo ed esclusivamente Vazquez, che è il vero leader di questa squadra. Il Mudo ha delle potenzialità enormi, anche se l'argentino non è più giovanissimo. Penso che Vazquez sia il giocatore più importante della squadra, insieme a Bernabé".

Al Vigorito Zanimacchia è apparso privo di idee e determinazione. Attraversa un periodo di flessione. Secondo Lei sta deludendo le aspettative?
"Zanimacchia è un giocatore di buona tecnica, di cambio passo, bravo nel saltare l'uomo. Per me è un buonissimo giocatore, il Parma è stato bravo a inserirlo nella propria rosa. La squadra crociata ha a disposizione molti giocatori in quel determinato ruolo, per questo è normale che ci sia qualcuno che renda un po' meno o deludi le aspettative. In questo caso, quando ci sono più giocatori, si può scegliere quale fare giocare. Al contrario quando in squadra ci sono pochi giocatori, occorre puntare solo su quei giocatori. Ripeto: secondo me Zanimacchia ha buone qualità tecniche, ha una buona corsa e velocità. Da osservatore esterno è difficile capire per quale motivo non si stia esprimendo al massimo delle sue potenzialità".

Ansaldi è rimasto in campo per l'intera durata della partita. Quanto può servire la sua presenza in campo e la sua importanza come uomo spogliatoio?
"Tantissimo, Ansaldi è un altro giocatore importante e di un certo spessore. Non dobbiamo dimenticare che lo scorso anno giocava nel Torino in Serie A con ottimi risultati. Sicuramente lui è un valore aggiunto. È importante che in prospettiva dei playoff l'argentino stia al meglio, dato che lui non è più giovanissimo, per dare il suo contributo".

ll Parma rimane a meno due dal Sudtirol e ha una sola lunghezza di vantaggio sul Cagliari. In attesa del punto di penalizzazione, secondo Lei i crociati come si classificheranno nella griglia playoff?
"Non saprei rispondere. Sarebbe opportuno piazzarsi terzi o quarti, perché questa situazione ti darebbe dei vantaggi non indifferenti. Il Parma ha un organico molto grande e ben allenato. Penso che la squadra crociata e il Cagliari siano le favorite nei playoff".

@ESCLUSIVA PARMALIVE - RIPRODUZIONE RISERVATA


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