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Un ko che fa malissimo. Niente cambio di obiettivo, il Parma rimane nel presente

di Redazione ParmaLive
Fonte: Simone Lorini per TMW

A venti minuti dalla fine di Parma-SPAL, la mente e i sogni dei tifosi del Parma era diretti al futuro, con il discorso salvezza archiviato, di fatto, con tre punti che avrebbero portato il conto complessivo crociato a 31 dopo 21 giornate, un cammino che sarebbe stato davvero un'impresa trasformare in una retrocessione. Un secondo dopo il triplice fischio di Abisso, il Parma deve tornare a pensare al presente, a guardarsi alle spalle e non a chi sta davanti, a coltivare sogni di permanenza in Serie A e null'altro. Dopo aver regalato, un girone fa, il pari all'Udinese nella prima gara dell'anno calcistico, la squadra di D'Aversa fa anche peggio nella prima casalinga dell'anno solare, riuscendo a vanificare un doppio vantaggio nel giro di neanche mezz'ora, regalando punti importanti ad una SPAL che non vinceva da tre mesi. 

Presunzione, la consapevolezza di aver staccato della spina e scelte tattiche discutibili hanno condannato i ducali oggi, insieme ad alcuni problemi fisici che hanno falcidiato il reparto mediano, praticamente inesistente nel finale, come è evidentissimo dal tris di Fares. Una doccia gelata che deve anche essere una presa di coscienza per il gruppo crociato, il quale forse ha pensato di aver già vinto quando alla fine della gara mancavano tanti minuti e di poter pensare già alla doppia stimolante sfida contro Inter e Juve dopo essersi sbarazzato della SPAL. Che ha avuto più fame. Che ha avuto più grinta. Che ha inseguito con più ferocia il premio e lo ha vinto. 


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