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Troppo calciomercato fa male: durante le trattative ci sono tre partite da giocare

di Sebastian Donzella

Va bene il mercato. Anzi, deve andare bene se il Parma vuole mantenere la Serie A. Non ci dilunghiamo troppo a discutere se e quanto questa rosa sia adatta a ottenere una salvezza tranquilla, i risultati purtroppo parlano chiarissimo. Quel che però non bisogna perdere di vista è che servono i punti prima ancora delle punte. E che il mercato è secondario alle partite. 

Concetto sempre meno chiaro in questi anni di calciomercato perenne e superinflazionato. Facciamo perennemente indigestione di nomi, sogniamo questo o quel nuovo giocatore ma poi rischiamo di dimenticarci che il campo è l'unica cosa che conta. Per farla breve: il mercato è importante e, nel caso del Parma, probabilmente decisivo per mantenere la Serie A ma da qui al termine delle trattative ci sono tre partite da giocare.

I gialloblù, insomma, dovranno concentrarsi su come far punti con Sassuolo, Sampdoria e Napoli. Tre sfide per nulla semplici, visto che i "cugini" neroverdi insidiano le big per l'Europa e che i partenopei sono proprio tra queste big. E i blucerchiati? Forse la sfida più difficile perché obbligatoria da vincere: si tratta dell'unica gara delle tre al "Tardini" e l'unica delle tre contro un avversario che pensa alla salvezza.


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