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Tedino il portafortuna gialloblù. Dalla volata per la B a quella per la A

di Sebastian Donzella
Parma-Pordenone ai playoff

I rapporti di Bruno Tedino col Parma non sono certo idilliaci. L'attuale allenatore del Palermo, quando vede i ducali, non riesce mai a vincere, spesso con lunghi strascichi polemici. Un anno fa, alla guida del Pordenone, perse tutti e tre gli scontri diretti contro i crociati, in maniera una più rocambolesca dell'altra. Il primo, nel 2016, in terra friulana: il doppio vantaggio di Arma aveva illuso i ramarri prima della straripante tripletta di Nocciolini (adesso in neroverde, gli scherzi del destino) e del sigillo finale di Calaiò. Il secondo, a inizio 2017, sul prato del "Tardini": Pordenone in vantaggio fino al minuto 89, poi l'incredibile rimonta, firmata da Munari e, nuovamente da Calaiò, con una meravigliosa rovesciata a tempo scaduto.

La beffa maggiore, però, per i friulani e per il loro tecnico di allora, si sarebbe però manifestata nella semifinale playoff di Firenze quando i ramarri, nettamente la squadra più in palla negli spareggi promozione, fallirono un paio di occasioni clamorose, protestando poi con grande vigore per un paio di decisioni arbitrali dubbie. Ai rigori Frattali prima e Lucarelli poi spedirono i gialloblù alla dolcissima finale contro l'Alessandria.

Il Pordenone non è quindi riuscito ad approdare ancora in Serie B, al contrario di Tedino, scelto da Zamparini per guidare il Palermo retrocesso dalla Serie A. Buon campionato quello dei siciliani, in lotta per il vertice. Peccato, però, che il Parma abbia tolto ai rosanero la possibilità di entrare nel duo di testa. Nella gara d'andata finì 1-1, con Gagliolo che rispose a La Gumina in una sfida avvelenata nel prepartita dalle polemiche dei Nazionali mancanti ai palermitani per le gare di qualificazione ai Mondiali. 

Al ritorno, e questa è storia recentissima, i crociati hanno trovato l'acuto contro il Palermo con un 3-2 griffato dalla tripletta di Calaiò, ormai dispensatore personale di delusioni per mister Tedino. Stavolta, però, le polemiche si sono trasferite nel dopo-gara, con le pesanti illazioni di Zamparini sugli arbitraggi a favore dei ducali, con risposta immediata della società parmigiana. Polemiche a parte, resta il fatto che il Parma, dalla volata per la Serie B di un anno fa a quella per la A attuale, trova sempre un prezioso alleato, ovviamente in maniera involontaria, in Bruno Tedino. E chissà che il duello, la prossima stagione, non si ripeterà in massima serie...


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