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Step by step

di Marco Rizzo

Nemmeno il tempo di riposare dopo il match con la Roma che è subito tempo di scendere in campo. La partita con la squadra capitolina ha lasciato dei segnali positivi: determinazione, grinta, difesa in netto miglioramento e spirito di gruppo. Tuttavia, è tempo di rimettersi in riga e continuare a lavorare. 
Il monday night del Friuli di Udine rappresenta, infatti, una tra le più dure trasferte del momento. La squadra di Stramaccioni ha finora compiuto un percorso perfetto, avendo battuto l’Empoli all’esordio, sconfiggendo Napoli e Lazio (non due squadre qualsiasi) ed essendo caduta solo al cospetto della capolista bianconera allo Juventus Stadium, trasferta tutt’altro che facile. Il collettivo friuliano, inoltre, vanta una rosa di tutto rispetto. Il reparto arretrato è ormai consolidato: Hearteaux e Danilo sono calciatori di sicuro affidamento, che ormai vengono da anni di comune esperienza. Il reparto avanzato, poi, presenta alternative d’oro per una squadra che punta ad un campionato tranquillo. Thereau e Muriel sono due alternative di lusso e spalle ideali per la punta Di Natale, bomber eterno e capace di trasformare in oro ogni pallone che giunge negli ultimi venti metri. Kone, Badu, Allan e Pinzi, poi, sono la giusta dose di quantità e muscoli per supportare il brevilineo e tecnico attacco bianconero. La voglia di riscattare lo scorso campionato e l’intero collettivo possono far arrivare lontano la squadra di Stramaccioni.

Donadoni, invece, sta ricompattando i pezzi del giocattolo Parma dopo i segnali di rottura. La sua impresa, contro la Roma, è riuscita alla grande nonostante il risultato. L’impressione è che se la missione “difesa” dovesse continuare nella giusta direzione, la sfida principale riguarda il reparto offensivo: Cassano al momento ha preso la squadra sulle spalle ma i colleghi di reparto dovranno darsi ancora da fare e soprendere. Prendere spunto da Coda, per intenderci. Alla base di tutto, inoltre, umiltà e voglia di fare. L’incentivo principale deve essere la classifica e quei tre punti che suonano ancora come un campanello d’allarme. Sulla scia del match del Tardini, allora, bisogna proseguire per migliorarsi, passo dopo passo e costruire, ancora una volta, il proprio percorso sotto la guida maestra targata Donadoni.


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