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Si chiude finalmente il caso Gervinho: una nuova freccia all'arco di D'Aversa

di Giuseppe Emanuele Frisone

Sono state due settimane burrascose in casa Parma per quanto riguarda Gervinho. La storia la sappiamo tutti, con l'attaccante ivoriano che ha forzato per ottenere la cessione in Qatar - cosa poi non avvenuta per questioni burocratiche. Costretto a restare in maglia crociata suo malgrado, è stato inizialmente messo fuori rosa. Poi qualcosa è cambiato, con il giocatore che ha evidentemente compreso la gravità del suo gesto, quindi, con le scuse al resto del gruppo, è regolarmente rientrato a far parte della rosa. Oggi l'ultimo atto di questa telenovela, con la presenza dell'attaccante al campo di allenamento. Ora, è evidente che dal punto di vista tecnico questa è una buona notizia per D'Aversa che, in questo momento, potremmo dire che ha addirittura una certa abbondanza sugli esterni d'attacco: meglio però dirlo sottovoce visti i tanti infortuni che sono arrivati quest'anno. Insieme a Caprari, ma anche Kulusevski e Karamoh che a breve torneranno a pieno regime, parliamo di una batteria di quattro attaccanti esterni di ottimo livello. Certo, il gesto di Gervinho fa però anche pensare, vedere un giocatore di 32 anni puntare i piedi per andar via, senza addirittura presentarsi al campo di allenamento, è una scena che non tutti i tifosi gli hanno perdonato. Questo è giusto che vada detto. Tuttavia, ciò considerato, penso che la cosa più fondamentale sia il perdono da parte del gruppo: se gli altri giocatori hanno deciso di riaccogliere il figliol prodigo, è giusto che Gervinho meriti un'altra opportunità.


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