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Servirà chiarezza per la prossima stagione: tornare in Serie A o la valorizzazione dei giovani, quale sarà la priorità?

di Rocco Azzali

Senza più obiettivi da raggiungere, si parla ormai da qualche giorno di quel che sarà del Parma nella prossima stagione, iniziando a fare dei bilanci su chi merita una conferma e chi, invece, può ritenere conclusa la propria esperienza qui. Non è quindi da escludere un ulteriore stravolgimento che potrebbe nuovamente sparigliare le carte del mazzo crociato, a partire ancora una volta dalla guida tecnica.

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Abbiamo visto quest’anno che è inutile - per non dire controproducente - alzare l’asticella prima ancora di rendersi conto di quelle che sono le vere potenzialità di una rosa giovane e promettente, ma sperimentale ed inadeguata, o comunque non ancora pronta, per vincere un campionato. L’intento di voler costruire una squadra fatta di giovani scovati qua e là è senza dubbio intrigante e deve stare alla base di un progetto futuribile come quello che Krause ha in mente, ma non bisogna poi lasciarsi prendere dall’entusiasmo come accaduto ad inizio stagione. Quando i giornali esaltavano il mercato faraonico del Parma ed i riflettori dei media puntavano dritti sul club ducale, è stato commesso il grave errore di scaldare ulteriormente gli animi della piazza parlando di obiettivo-Serie A, per poi, in seguito, doversi correggere in corsa ammettendo che il progetto poteva essere completato nell’arco di due anni.

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È scontato dire che tutti noi vogliamo vedere il Parma essere protagonista sui palcoscenici più importanti, ma si è visto che non sempre le cose vanno secondo pronostico. Comunque andrà, che ci sia l'ennesima rivoluzione o che si voglia dare continuità alle basi gettate da Iachini, servirà trasparenza sin da subito, facendo capire all'ambiente quelli che sono gli obiettivi del club e le reali ambizioni che la squadra può coltivare. A fronte di un progetto solido e ben strutturato - magari da abili dirigenti - che possa assicurare sostenibilità e continuità nel tempo, i tifosi crociati, con le giuste garanzie e la chiarezza comunicativa opportuna, potrebbero anche "attendere più del previsto" per potersi godere un futuro più roseo di quello che è il presente attuale.


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