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Per arrivare in alto serve battere chi c'è davanti: finora ai crociati non è mai successo, con l'Empoli per sfatare un tabù

di Sebastian Donzella

Il campionato di Serie B è strano, e lo sappiamo benissimo. Alla prima può capitare benissimo di perdere con l'ultima, le novità sono all'ordine del giorno: ne sa qualcosa il Palermo che ha perso la possibilità di agganciare la vetta a causa della sconfitta interna col Foggia a caccia di punti salvezza. Ma c'è un però: per arrivare in alto, devi battere chi sta lassù. Cosa che il Parma non ha mai fatto in questo campionato.

I ducali non sono riusciti a superare nemmeno una volta le big del torneo che stanno rispettando le attese e si trovano nelle prime quattro posizioni. Ricordiamo brevemente la sconfitta in casa con l'Empoli per 2-1, lo stesso risultato ma stavolta a favore della squadra ciociara nella trasferta di Frosinone e i due pareggi col Palermo per 1-1 (coi rosanero senza mezza squadra partita per le qualificazioni europee), e con il Bari per 0-0 al "San Nicola".

Gli uomini di D'Aversa, nel girone d'andata, non hanno mai brillato con le squadre che sin dal principio lottano per la promozione in Serie A. Un problema non solo matematico, visto che una vittoria con una diretta concorrente vale doppio (tre punti in più a te ma anche tre punti che l'altra non potrà più conquistare) ma anche psicologico: non aver battuto chi sta davanti, probabilmente, significa che ancora non sei all'altezza di certe situazioni. Una eventualità che potrebbe tranquillamente starci per una neopromossa ma non dopo il faraonico mercato invernale. Nel girone di ritorno, dunque, servirà abbattere chi veleggia in alta quota.


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