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Mercato dai tanti nomi e dai pochi annunci, niente di nuovo. Ma rispetto a dodici mesi fa, non serve attendere le cessioni

di Simone Lorini

Tantissimi nomi e zero annunci, così il tifoso si spazientisce. Certo che se a giugno la pazienza è già agli sgoccioli, ci attende una lunga estate. Io invece invito alla calma, anche perché i fondi sono notevoli (come vi abbiamo raccontato già settimane fa) e le idee chiare (lo dimostrano i rinnovi già conclusi di D'Aversa e Faggiano), seppur il lavoro che attende la squadra mercato ducale non è di poco conto, considerando che almeno metà della rosa 18/19 sembra avere le valigie in mano. Non è una novità per il Parma, che negli ultimi quattro anni ha rivoluzionato quattro volte la rosa per raggiungere i propri obiettivi: avverrà anche quest'anno, forse in maniera "minore", ma con una significativa differenza rispetto a quanto accaduto un anno fa, al primo mercato dopo il ritorno in Serie A, anzi due. 

Non c'è la necessità di sapere in che categoria giocheremo, ma meglio non ripensarci, e soprattutto non c'è bisogno di attendere le cessioni per pensare alle entrare. Perché qualche "esubero" (parola brutta ma che rende brutalmente l'idea, ndr) c'è ancora, ma rispetto a un anno fa, praticamente tutti i giocatori del Parma hanno grande mercato: basti pensare a Dezi, uno dei centrocampisti più stimati dell'intera cadetteria, ma anche a Baraye, etc etc. Per non parlare di chi la Serie A l'ha vissuta con profitto quest'anno, senza dimenticare che i giocatori in scadenza sono molti (Rigoni, Gobbi, etc) e i prestiti altrettanti (Inglese, Dimarco, etc), quindi non serve certo aspettare di "liberare posti" prima di procedere con i nuovi acquisti. Ma dove interverrà Faggiano? Sicuramente sulle corsie difensive, in particolare a sinistra, ma anche in mezzo e soprattutto davanti, dove D'Aversa ha chiesto e ottenuto rassicurazioni su nuovi arrivi che possano compensare la fragilità fisica di uno come Gervinho. E poi c'è il centravanti, dove il sogno è sempre e solo uno....


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