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Mai più un primo tempo come quello di domenica. La squadra deve tenere alta la tensione: per i tifosi, ma soprattutto per se stessa

di Vito Aulenti

Ci sono sconfitte e sconfitte. Quelle contro Inter ed Hellas Verona hanno lasciato l'amaro in bocca per come sono maturate, ma allo stesso tempo hanno reso ugualmente orgogliosi i tifosi per le prestazioni sfoderate dai crociati. Il ko di domenica scorsa contro la Fiorentina, invece, ha lasciato un po' più perplessi per la poca determinazione messa in campo dalla squadra, che ha praticamente regalato un tempo (e due reti di vantaggio) all'avversario, svegliandosi quando ormai era troppo tardi: un atteggiamento deludente, indubbiamente ben distante da quello visto e ammirato nel corso di tutte le altre partite, eccezion fatta per i passaggi a vuoto con SPAL e Lazio.

Al di là degli episodi isolati appena menzionati, il campionato del Parma, sin qui, si può sicuramente considerare straordinario. Ed è proprio per questo motivo che la compagine ducale deve rimanere concentrata, per non rovinare il meraviglioso percorso effettuato fino ad oggi: i gialloblù lo devono ai tifosi, che meritano ancora qualche altra soddisfazione, ma soprattutto a se stessi, come detto anche da mister D'Aversa nel corso della tradizionale intervista della vigilia concessa al sito ufficiale del club ("Ci deve essere la volontà da parte nostra di riprendere quel cammino e quei dati positivi che ci hanno permesso di raggiungere una posizione di classifica importante. Ai ragazzi ho detto che si sta facendo un campionato straordinario e che non si deve buttare tutto quello che si è fatto").


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