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La prima pietra è stata posata, ora sotto col mercato. Maresca, idee chiare per la risalita

di Giuseppe Emanuele Frisone

In principio arrivò Jaap Kalma, poi Javier Ribalta. Poi toccò a Filippo Galli, Massimiliano Notari e Mauro Pederzoli. Ora è il turno di Enzo Maresca. L'ufficialità del nuovo allenatore del Parma, arrivata nella giornata di oggi con tanto di presentazione, va dunque a completare un'idea di rinnovamento che parte da lontano, e che forse rappresenta il primo vero Parma di Krause. Le vicende dello scorso anno, con il Coronavirus che ha assottigliato il tempo a disposizione per preparare la nuova stagione ed il passaggio di proprietà avvenuto con la fresca nomina di Carli e Liverani, ha infatti impedito al patron americano di plasmare a suo piacimento il nuovo corso dei gialloblucrociati. La stagione appena conclusa, sebbene terminata con la retrocessione, ha però avuto la funzione di apprendistato: tutti i cambi dirigenziali e tecnici, infatti, adesso riflettono davvero le prospettive della nuova società. Non è tanto sbagliato, per questo motivo, pensare che questo sia il vero anno zero del nuovo Parma. Ora che tutti i tasselli sono al loro posto, è giunta l'ora di rimboccarsi le maniche e lavorare per rinnovare una rosa che, per vari motivi, subirà diversi cambiamenti. Palla a Pederzoli e Ribalta, che avranno il compito non semplice di sfruttare la disponibilità economica di Krause e ottimizzarla al meglio. Buon lavoro a loro.

Due parole anche sul nuovo allenatore, Enzo Maresca. Devo dire che si è presentato in modo molto schietto, parlando chiaro e senza tanti giri di parole. I capisaldi del suo pensiero sono chiari, ed è proprio questo profilo che deve aver convinto i dirigenti del Parma a puntare su di lui. Capisco anche le possibili reticenze di chi sostiene che Maresca possa avere poca esperienza per la Serie B, ma d'altronde è una considerazione che andrebbe fatta per qualunque giovane allenatore. Anche quando il Parma prese D'Aversa, questi aveva allenato solo a Lanciano, collezionando una salvezza in B e un esonero: un po' poco sulla carta, eppure con lui è iniziata quella cavalcata che dalla C ha riportato i crociati in Serie A. Mi è piaciuto molto il passaggio della conferenza di Maresca in cui il tecnico campano ha mostrato di tenere in grande considerazione la fame di chi verrà al Parma: deve infatti essere un punto di partenza irrinunciabile per capire quali saranno i profili che faranno al caso degli emiliani. Tra l'altro la sua idea di calcio potrebbe sposarsi bene con alcuni elementi che l'anno scorso sono stati poco utilizzati e che potrebbero trarre grande giovamento dalla sua nomina: come avrete intuito penso soprattutto a Juan Brunetta. Ma questi sono discorsi che evidentemente si faranno più chiari nelle prossime settimane, quando le indiscrezioni di mercato cominceranno ad essere il pane quotidiano dell'estate dei tifosi. 


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