.

La decisione sul modulo sembra arrivata: ormai è 3-5-2. Scelta indispensabile per dare identità alla squadra

di Giuseppe Emanuele Frisone

Tante volte, nelle scorse settimane, mi è capitato di richiamare l'attenzione su un aspetto tattico di questo Parma: la totale mancanza di un'identità, anche a livello di modulo. Intendiamoci, saper cambiare, e potersi adattare a moduli diversi a seconda di come vanno le partite è certamente una qualità, oltre che un vantaggio. Quello che ha fatto il Parma di Apolloni, però, era la spia della totale confusione in cui versava la squadra: dopo un inizio di stagione in cui il 3-5-2 era effettivamente il modulo base, sono state provate tante soluzioni, con il ritorno alla difesa a quattro e diverse varianti, dal 4-4-2 al 4-3-3. Da qualche settimana, con il rientro tra i titolari di Momo Coly, si è tornati al 3-5-2, modulo che sta tornando ad avere una certa continuità. Forse questo è il primo passo per recuperare il tempo perduto: è da qui, infatti, che si può provare a ricostruire l'identità di questo Parma, un Parma certamente non bello per quanto visto finora, ma che ha i suoi punti di forza da valorizzare.

Tutto ciò avviene quando si avvicina sempre più la gara con il Gubbio: un match importante e che potrebbe dare un'ulteriore spinta al campionato del Parma. Con un po' di fiducia, dovuta alle ultime vittorie, e un po' di sicurezza in più.


Altre notizie
PUBBLICITÀ