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L'ora delle aste si avvicina. Intanto il campo piange: ci sarà da soffrire ancora

di Giuseppe Emanuele Frisone
Alberto Benaglia/ParmaLive.com

Finalmente si sta avvicinando il momento della verità in casa Parma, ed entro qualche settimana si capirà se i crociati potranno ripartire dalla Serie B, o se saranno costretti a ricominciare dai dilettanti. I problemi sono diversi, ma la questione principale è quella relativa al debito sportivo, di cui si è tanto parlato negli ultimi mesi. Senza una sensibile diminuzione del debito, infatti, la serie cadetta sarebbe impossibile: bisognerebbe trovare un imprenditore che si accolli le cifre che si leggono in giro (che si aggirano sui 74 milioni di euro). Per questo, chi dovrebbe compiere un grande sacrificio sono i giocatori del Parma, sia quelli presenti in rosa che quelli attualmente non tesserati per i gialloblu, e che giocano in giro per l'Italia e all'estero: proprio questi ultimi potrebbero essere un problema, dal momento che in un primo momento hanno rifiutato a rinunciare alla maggior parte degli stipendi arretrati che gli spetterebbero. C'è anche da dire, però, che se il Parma fallisse perderebbero tutto il pregresso, non solo il "taglio" proposto loro dai curatori fallimentari.

Mentre si aspettano nuove mosse - sperando che i suddetti calciatori ammorbidiscano le loro posizioni - il sindaco Pizzarotti ha confermato che c'è interesse intorno al Parma, qualcuno anche concreto e mosso da persone serie e affidabili. Ovviamente al momento attuale è tutto top secret: l'impressione generale è che la prima asta andrà sicuramente deserta, ma piano piano le possibilità di trovare qualcuno disposto a rilevare i gialloblu aumenterebbero, questo perché il prezzo base delle aste calerà progressivamente (più esattamente: la base d'asta di ogni gara cala del 25%, sino ad arrivare ai 6 milioni di base per quanto riguarda l'ultima asta).

Nel frattempo, c'è da arrivare a fine campionato, e in tal senso i risultati non sono per niente incoraggianti: due 0-4 consecutivi, infatti, con una difesa che definire ballerina è un eufemismo, sono il chiaro segnale che la squadra ha definitivamente staccato la spina. Con la squadra matematicamente già retrocessa, e anche il penultimo posto praticamente irraggiungibile, il rischio ora è che il Parma possa prestare il fianco a nuove figuracce dopo quelle patite contro Lazio e Cagliari. E' un affronto che i tifosi non meriterebbero, ma la condizione mentale, prima ancora che di quella fisica, sembra essere ridotta ai minimi termini: insomma, ci sarà da soffrire ancora, almeno fino a fine maggio.


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