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L'allarme Ceravolo parrebbe rientrare: la Belva ora può essere fondamentale. Contro il Sassuolo per i tre punti

di Giuseppe Emanuele Frisone

Il cataclisma infortuni che in questo momento riguarda il Parma paradossalmente può dare a qualcuno l'occasione di mettersi in mostra. In particolare mi riferisco a Fabio Ceravolo, che in questo momento è l'unico centravanti disponibile per via dell'assenza di Roberto Inglese. In gol da subentrato contro il Frosinone (al posto di uno Schiappacasse che, evidentemente, non può ora come ora ricoprire quella posizione) e autore di una buona prestazione contro il Torino, Ceravolo potrebbe assumere un ruolo di primo piano in questa fase delicata della stagione. Nonostante le critiche ricevute nelle poche apparizioni di quest'anno, nonostante a gennaio fosse vicinissimo a lasciare Parma, ora Ceravolo può addirittura diventare fondamentale per D'Aversa. In tal senso, la notizia di oggi, che riporta come l'attaccante sia tornato parzialmente in gruppo, è da accogliere con grande favore. In un certo senso può seguire le orme di Barillà l'anno scorso: anche il centrocampista era infatti scivolato nelle scelte del mister, è stato vicino alla cessione, poi a gennaio è rimasto e ha contribuito in modo sensibile alla promozione. Facendo le dovute proporzioni, Ceravolo potrebbe fare un percorso simile o comunque paragonabile.

Prossimo avversario sarà il Sassuolo, in uno stadio che per il Parma è dolce, visto che solo due anni fa qui i crociati hanno giocato il derby (vinto) contro la Reggiana. L'obiettivo non può che essere la vittoria: in primo luogo, perché un pari non basta per togliersi dalle sabbie mobili. In secundis, perché neanche il Sassuolo è completamente salvo, e quindi è da considerarsi una diretta concorrente, pertanto le motivazioni non possono mancare. In terzo luogo, è pur sempre un derby, anche se in tono minore. E poi è vero che il Parma avrà tante assenze, ma la squadra crociata ha già dimostrato di sapersi compattare nelle difficoltà: non sono i singoli a vincere le partite da soli, pertanto i ducali devono essere spinti dalla consapevolezza che è possibile uscire da Reggio con l'intera posta in palio.


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