.

Ko e critiche, binomio scontato e spesso ingeneroso. Dal Carpi alla Pro, due tiri di differenza. Scontri diretti: da tallone d'Achille a punto di forza, in attesa del Bari

di Simone Lorini

Mi è dispiaciuto assistere in queste trenta ore di post-Pro Vercelli-Parma all'ennesimo linciaggio social da parte dei tifosi nei confronti del tecnico ducale, salvato dalla società quando era oltre dieci punti distaccato dal secondo posto e ora saldo alla guida della squadra, quando il secondo posto è effettivamente nostro, almeno per qualche altra ora. D'altronde sconfitta uguale critiche, un'equazione spesso ingenerosa per gli addetti ai lavori e di cui io francamente faccio fatica a trovare una spiegazione in questo caso specifico. Se dopo il successo sul Carpi la squadra era data come favorita per la Serie A, perché dovrebbe essere cambiato qualcosa dopo Vercelli? Io le partite le ho viste e l'unica vera differenza è stata l'assenza di gol nella seconda. Se col Carpi un incredibile uno-due di Barillà aveva sbloccato il punteggio in nostro favore a dispetto dell'ennesima infornata di infortuni, contro la Pro Vercelli ci sono messi di mezzo Pigliacelli, palo e traversa. Staremmo parlando della prova deludente del Parma nel primo tempo se Dezi avesse infilato il più facile dei tiri? O se Ciciretti avesse colpito la palla in modo meno pulito? Episodi, un costante di questo campionato del Parma, che sa difendersi molto bene ma che non ha una manovra spumeggiante o in grado di far saltare il banco come per esempio ha fatto a lungo l'Empoli di Andreazzoli. Lecchiamoci le ferite, ancora una volta, e rimettiamoci subito in cammino, contro un'altra squadra che darà tutto in campo per sognare la salvezza. 

E' chiaro che il triplo suicidio del weekend ha dato modo a Bari e soprattutto Venezia di avvicinarsi e molto in classifica. Che possano rientrare in ottica secondo posto? Qualche giorno sembrava impossibile, ora no, anzi sembrano davvero poche le cose in grado di non realizzarsi in questo pazzo campionato dove l'Empoli ha ingranato la marcia nel momento giusto ed ha vinto in carrozza mentre chi è rimasto alle sue spalle quasi sembra non avere voglia di chiudere i giochi per il secondo posto. Ed è un quasi enorme, perché sarebbe assurdo pensare il contrario. Ora, in attesa di Parma-Bari e di Palermo-Bari di domani sera, gli scontri diretti sono passati dall'essere un grosso peso per D'Aversa e co, nel girone di andata, ad un altrettanto pesante punto di forza. Domani ne parleremo più approfonditamente, dopo aver aggiornato i calcoli col risultato del Barbera che a questo punto diventa molto importante per capire chi sarà il terzo (o quarto?) sfidante per la promozione diretta. 


Altre notizie
PUBBLICITÀ