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Il Parma in 3K piace e convince, ora la prova di maturità per chi è partito in ritardo. Farsa Scozzarella, così si perde di credibilità

di Simone Lorini

Il Parma con la K piace... e non poco. Karamoh garantisce fisicità e capacità di ripartenze che in pochissimo hanno, escluso Gervinho, Kulusevski la qualità assolutamente indispensabile al gioco ducale e Kucka gli inserimenti senza palla che mettono in grave imbarazzo le difese avversarie, vedi Genoa. Probabilmente ne avremo un altro assaggio domani, nella sfida interna al Verona, anche perché alternative non ce ne sono poi molte. Lucarelli ha detto che l'ivoriano, partito in ritardo, ha saputo rimettersi al pari dei compagni: e tutti ci aspettiamo che continui sulla scia della prestazione di San Siro, anche in uno stadio e contro un avversario che lo motiva di meno. 

Onestamente, ad un certo punto ho pensato che Karamoh fosse un giocatore perso, un investimento praticamente dissipato e che fosse sulla scia di Nicolás Schiappacasse, talento che il Parma non è stato in grado di valorizzare dopo averlo preso a sorpresa in prestito per un anno e mezzo. Invece bisogna complimentarsi con D'Aversa, autore di una gestione assolutamente perfetta dell'ex Inter, trattato con tanto bastone e una giusta dose di carota (nella conferenza stampa della vigilia): i risultati sono lì, pronti per essere ammirati. Ora l'ex Inter dovrà dimostrare continuità e maturità: il Parma ha creduto fortissimamente in lui, D'Aversa non l'ha abbandonato nonostante dei comportamenti censurabili e dopo averlo rimesso in riga ha saputo conquistarsi la sua fiducia e gettarlo nella mischia nel momento migliore possibile, ottenendo un gol e un assist. Ora starà a lui dimostrare di essere cresciuto definitivamente.

Dedico la chiusura dell'editoriale alla farsa Scozzarella, che diminuisce ancora la credibilità di un sistema calcio, quello italiano, già pericolosamente messo alla berlina da un weekend disastroso per quanto riguarda la gestione del VAR, usato in maniera totalmente diversa (quasi opposta) da campo a campo, non solo da giornata a giornata. L'esempio fatto da D'Aversa in conferenza sul gol annullato contro il Sassuolo calza a pennello, ma non contenti, alla Lega Serie A hanno voluto ricominciare a punire anche per le espressioni blasfeme dopo mesi di nulla. Punendo due giocatori di Parma e Sassuolo, come se fossero gli unici a commettere questo tipo di infrazione in Serie A. Cosa già ridicola di per sè, che arriva peraltro a esaperare una situazione già difficile in casa Parma e ovviamente senza la possibilità di un ricorso "efficace". Si gioca tra meno di 24 ore...


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