.

Forse qualcuno si aspettava un mercato più rapido, ma gennaio è complicato. Intanto, probabilmente, neanche sabato si gioca...

di Giuseppe Emanuele Frisone

La necessità da parte del Parma di compiere interventi sul mercato e regalare a Beppe Iachini una squadra più a sua immagine e somiglianza era cosa nota. Servivano probabilmente almeno tre nuovi acquisti, più realisticamente quattro o cinque, per soddisfare in pieno le esigenze del mister, che comunque, dal canto suo, non può far altro che continuare a lavorare con la rosa a disposizione. In attesa di capire che ne sarà dei fuori rosa o di Dennis Man. Se ne deduce che qualcuno, forse, si aspettava un mercato molto più rapido da parte del Parma, che potesse consegnare al tecnico marchigiano almeno tre acquisti sin dai primi giorni di gennaio. Aspettativa evidentemente troppo ottimistica, anche perché gennaio ci insegna che fare affari nel mercato invernale non è cosa semplice. Muovere pedine è difficile, e talvolta l'unico effetto che si ottiene è quello di cambiar tutto per non cambiare niente, un po' come successo (almeno in parte) nell'ultimo mercato di gennaio dei crociati. Qualcosa, comunque, è stato fatto: è arrivato Filippo Costa, che con l'acquisto di Rispoli di dicembre ha messo quasi a posto le fasce; è stato mandato a giocare qualche ragazzo, come Iacoponi e Busi, e probabilmente qualcun altro li seguirà a breve (Correia? Zagaritis?). A centrocampo, Cassata sembrava vicinissimo, e forse è vicino ma non ancora in odore di ufficialità. Per l'attacco c'è qualche nome (Mancuso) ma non sembrano piste troppo calde. Si vedrà.

In tutto questo marasma di nomi, ipotesi e calcio parlato, il calcio giocato si allontana sempre più. Sì, perché i tanti casi di positività in seno al Crotone hanno fatto muovere l'ASP, intenzionata a bloccare la trasferta dei pitagorici a Parma. Insomma, salvo sorprese, appare veramente difficile che la partita di sabato possa giocarsi. Ora, è vero che così facendo il Parma può lavorare con tutti i suoi uomini, Iachini può entrare meglio nella testa dei giocatori e trasmettere meglio la sua fame e i suoi schemi. Però, al tempo stesso, è arrivata anche l'ora di mettere in pratica i frutti del lavoro sul campo, e sinceramente, qualora questa pausa si prolungasse ulteriormente, potrebbe rappresentare un'incognita non da poco, come peraltro ammesso dallo stesso Iachini (leggi qui). Sarà banale dirlo, ma solo il campo è giudice: ed è proprio per questo che, al netto del mercato, non vediamo davvero l'ora che si torni a giocare.


Altre notizie
PUBBLICITÀ