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Ecco perché Pecchia chiedeva Zanimacchia… Tante incognite da chiarire: da Man a Cobbaut passando per Mihaila e Delprato, senza dimenticare Camara

di Rocco Azzali

La vittoria contro il Genoa è stato tanto bella quanto fastidiosa. Il Parma ha già dimostrato in più di un'occasione di aver acquisito una propria identità tattica, ma, al contempo, anche svariati tipi di personalità differenti. La prestazione sfoggiata domenica al Tardini è stata la controprova che questa squadra, se scende in campo con la mentalità adeguata, può giocarsela con chiunque.

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A testimonianza di quanto sopra, sono emersi numerosi dati che evidenziano l'incostanza di rendimento dei crociati in questa stagione. Al di là della palese altalena di risultati sin qui maturati, è la dinamica per la quale questi si sono verificati ad essere un vero e proprio enigma. Ma poi, nemmeno troppo. È ormai limpido che la formazione ducale riesca ad esprimere al meglio le proprie qualità con avversari che l'affrontano a viso aperto, piuttosto che contro chi preferisce lasciare il possesso al Parma. Una disamina tutto sommato logica, considerando le caratteristiche dei giocatori al servizio dell'allenatore, ma che risulta frustrante agli occhi dei tifosi.

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Detto ciò, la performance di Zanimacchia contro il Grifone ha già fatto capire perché Pecchia ha richiesto sin dallo scorso giugno di avere un ragazzo come lui in rosa. L'ala classe '98, che con la Cremonese non è riuscito a trovare il giusto minutaggio in Serie A, si è da subito calato nella parte, mettendo in luce tutte le sue doti tecniche e fisiche, tanto quanto la sua sapienza tattica in fase di ripiego. L'ex Juve sarà senza dubbio un elemento fondamentale per il prosieguo del campionato. E poi, si sa, "non c'è mai una seconda occasione per dare una prima buona impressione". Ecco, Zani ci è riuscito.

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Le altre due note positive riguardano il ritorno in gruppo di Cobbaut e Man: il belga è out da inizio stagione ed è verosimile che il suo rientro nei ranghi a pieno regime sarà graduale. Per l'esterno rumeno, invece, si spera che le noie fisiche gli possano dare un minimo di tregua, concedendogli quella continuità che troppo poco spesso è riuscito ad avere da quando è qui. Si attendono nuove, invece, da Delprato e Mihaila, usciti anzitempo nel match contro il Genoa: se per il terzino ex Atalanta si tratta di un'eccezione, l'attaccante del 2000 continua - purtroppo - a dimostrarsi oltremodo sfortunato sotto questo aspetto. Inutile dire che potrebbe far tremendamente comodo avere uno come lui sempre a disposizione, tanto quanto Camara, ancora una volta out. Nelle scelte di calcio verticale che hanno più volte premiato le idee di mister Pecchia, un incursore come l'ivoriano sarebbe essenziale per le dinamiche di questo Parma, che deve trovare la strada giusta da percorrere per arrivare ad un risultato comunque ancora alla portata.

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