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Da chiarire le incognite in difesa: il cantiere Parma deve ripartire dalle fondamenta

di Rocco Azzali

Inutile continuare a parlare di playoff, elaborare tabelle e sperare nei miracoli: se qualcosa dovrà accadere, accadrà, punto. Non possiamo andare avanti pensando di dipendere dai risultati delle altre squadre, noi quello che dovevamo fare non l'abbiamo fatto, per cui adesso torniamo con i piedi per terra, senza più sogni né rimostranze verso quello che poteva essere e non è stato, e proiettiamoci al domani. Nessuno, ad inizio stagione, pensava che ci saremmo trovati qui, a 4 partite dal termine del campionato, a dover resettare quanto di sbagliato commesso quest’anno, ma invece, purtroppo, questa è la situazione, e piangerci addosso o cercare i responsabili serve a poco. La cosa più utile e razionale è quella di dare un colpo di spugna e riprogrammare la prossima annata.

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Partiamo a costruire dal basso, come va tanto di moda nel calcio di oggi, e come è logico fare, nel corso di una pianificazione. Sulla nostra lavagnetta immaginaria, sappiamo che in porta siamo a posto: con i rinnovi di Buffon e Turk possiamo stare sereni per l’oggi ed il domani, senza dimenticare il buon Colombi, sempre affidabile quando chiamato in causa ed importante presenza all’interno dello spogliatoio, malgrado i problemi fisici che lo hanno condizionato nella seconda metà di campionato.

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Ecco, arriviamo alla difesa: qui iniziano i nodi da sbrogliare. Si fa prima a dire chi è certo di una riconferma: Balogh, Circati e Coulibaly faranno senza dubbio parte del Parma 2022/2023, tutti e tre con contratti duraturi ed avendo dimostrato di essere profili all’altezza. Ok, e gli altri? Su Cobbaut c’è una taglia da 3 milioni di euro, cifra forse elevata per la Serie B, nonostante il difensore belga sia stato uno dei più presenti nello scacchiere crociato, e su di lui andranno fatte le opportune valutazioni. Anche Delprato, per doti e rendimento, sarebbe un giocatore dal quale ripartire, ma ci sarà da trattare con l’Atalanta che valuta il suo cartellino non meno di 4 milioni. Danilo e Rispoli vanno in scadenza, ed anche con loro ci saranno da chiarire le rispettive situazioni. Costa farà rientro al Napoli, mentre su Oosterwolde la società ducale eserciterà l’opzione di riscatto per poi ragionare il da farsi con il terzino olandese. Osorio e Valenti, entrambi di proprietà e pagati notevolmente dal presidente Krause, sono stati spesso assenti per problemi fisici quest’anno, così come Dierckx, ed il loro futuro è tutto da scrivere. Zagaritis, in uscita già a gennaio, potrebbe sfruttare la finestra estiva per salutare l’Emilia, dove non ha mai convinto durante queste due stagioni.

Insomma, il lavoro è tanto, ed il tempo, tutto sommato, non è galantuomo in questi termini: partire in anticipo, per programmare il futuro della squadra, non sarebbe un’idea sbagliata, per evitare di incappare negli errori di valutazione già commessi.


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