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Bari campo difficile che evoca ricordi belli e brutti: gara alla portata del Parma, se avrà "lucidità e concentrazione"

di Mattia Boselli

Dopo due pareggi consecutivi, situazione che per i crociati in questa stagione si era verificata in una sola altra occasione, ripartire da una gara difficile come la trasferta di Bari non è l'ideale, ma prima o poi in campionato tutti gli avversari vanno affrontati: sotto, dunque, con la gara contro l'undici di Grosso, su un campo che in anni non troppo lontani il Parma ha espugnato sia con Francesco Guidolin che con Pasquale Marino.

Nella conferenza stampa prepartita Roberto D'Aversa sottolinea che "il Bari è una squadra che ha fatto in casa un percorso importante, il fattore campo si fa sentire. Sono diversi anni che allestiscono la squadra per vincere il campionato, Grosso è un bravo allenatore, lo conosco personalmente. Sarà una partita difficile, hanno cambiato diversi sistemi di gioco ma sviluppano le idee di un allenatore preparato". Per il tecnico nato in Germania "l'atteggiamento che abbiamo avuto fino ad ora è stato ottimo, abbiamo una posizione in classifica importante grazie alla seconda miglior difesa, dovremo dunque concedere poco e cercare di sfruttare le occasioni che si presenteranno"; il mister crede quindi che il Parma non giocherà con addosso frenesia, "in una gara del genere non ci deve essere, dovremo avere lucidità e concentrazione senza farci condizionare dal pubblico che li spingerà" e che è annunciato in 25.000 unità circa. Nemmeno questa volta Calaiò ed ovviamente Ceravolo saranno della partita, e all'elenco degli indisponibili si è aggiunto Mazzocchi (che pare recuperabile per match di mercoledì prossimo contro lo Spezia); in compenso è guarito quasi a tempo di record Munari, che torna dunque a disposizione dopo aver saltato per intero la sola gara contro il Cesena.

L'attuale seconda in classifica ed il Parma, sempre in Puglia, si sono affrontati già ad agosto in Coppa Italia: finì 2-1 per i padroni di casa. I ducali, pur passati in vantaggio, disputarono un incontro poco brillante e si fecero rimontare, sfiorando poi il pareggio con una traversa a tempo scaduto. Ma coppa e campionato sono diversi e, soprattutto, di tempo da quella gara estiva ne è trascorso tanto e i meccanismi di gioco si sono affinati. Resta, come dicevamo in apertura, l'elevato livello di difficoltà della gara, per cui se per la prima volta arrivasse il terzo pareggio consecutivo stagionale nessuno a Parma potrebbe storcere il naso. Certo che una vittoria permetterebbe di trascorrere il Natale coi crociati in altissima classifica: per i tifosi sarebbe il regalo più bello.


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