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Venezia, Vanoli: "Vogliamo vivere questo sogno. Complimenti a Pecchia: si sono visti i veri valori"

di Alessandro Tedeschi

Il tecnico del Venezia Paolo Vanoli ha parlato in conferenza stampa alla fine della sfida persa al Tardini: "Contento perché come ho sempre detto ai ragazzi il lavoro aiuta a cercare la fortuna. I risultati ci hanno aiutato a vivere questo grande sogno, che un mese fa sarebbe stato inaspettato. E' cambiato che ci siamo messi a lavorare, prima erano un pochino in vacanza (ride ndr). Era un ambiente triste, per la retrocessione, e continui a portare avanti il problema. Non riuscivano a capire che gli altri dicevano che il Venezia è forte, ma se siamo ultimi non siamo forti. Serve lavoro e sacrificio. Piano piano, anche con il mercato, siamo riusciti a fare questa grande cavalcata".

Hai visto il Parma che ti aspettavi?
"Si, devo fare i complimenti a Pecchia. Sa cosa vuol dire gestire un gruppo che devi fare diventare squadra. Gli faccio i complimenti perché il suo lavoro e la sua esperienza, stanno uscendo. Oggi partita aperta, ma i valori delle due squadre si sono visti in alcuni frangenti di gara".

Incontrerete il Cagliari:
"Io penso che da adesso in poi, abbiamo lo svantaggio che il pareggio non basta più. Dovremo provare a vincere le partite o non si va avanti. Ma va vissuto con serenità, che ci deve dare la spinta per essere un'outsider che può dare fastidio. Vogliamo vivere questo sogno".

Con Pohjanpalo siete più che un'outsider:
"Non sono io a scoprirlo. Se sta facendo questo è grazie a lui ma anche all'organizzazione di gioco e ai compagni".

Quanto c'è di tuo in questo risultato?
"Ho fatto tanta gavetta, sono una persona umile. Lavorare prima con Arrigo Sacchi e poi con Conte mi ha aiutato in tanti frangenti. Mi ha aiutato a superare l'inizio della mia carriera in Russia, dove dopo un mese ho portato a casa una coppa. Questo grazie alla gavetta che mi ha dato l'esperienza che ho portato qua".

Il Parma e il Venezia arrivano ai playoff nella loro condizione migliore:
"Ne sono convinto. So che per le caratteristiche del Parma ci avrebbero dato un po' di fastidio, soprattutto con Vazquez che si abbassa tanto e viene a fare il regista, mettendoci in inferiorità numerica. Però le occasioni più nitide le hanno avute sulle preventive sbagliate o ripartenze. Noi dobbiamo giocare a calcio, poi con un'organizzazione di gioco siamo arrivati a questo sogno".

Cosa ti aspetti dai playoff?
"Sono una monetina. Ci sono valori ma è come una finale. Il City è avvantaggiato sull'Inter ma è sempre una finale. Può succedere veramente di tutto in ogni partita. La partita con il Cagliari la vince chi ha la testa dentro i novanta minuti. Non possiamo sbagliare nulla e curare i dettagli".

Speriamo di rivederci qui:
"Ho un bellissimo ricordo di Parma. Mi ha fatto vincere coppe e vivere un sogno con  grandi campioni. Ringrazierò sempre Parma e la mia testardaggine, di uno che voleva essere protagonista in una rosa importante. Davanti a me c'era Benarrivo ma grazie al suo infortunio è esploso Vanoli. Grazie ancora".


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