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Inter, rabbia e orgoglio. Le due sfide intense del Tardini

di Donatella Todisco

Dal 1990 ad oggi, in oltre trent'anni, almeno in due circostanze le sfide tra Parma ed Inter al Tardini non sono state affatto banali. E risalgono ai primi anni duemila: 2004 da un lato, 2008 dall'altro. Anni bisestili, ma in qualche caso anche funesti. Per i ducali lo è stato il secondo citato: lo 0-2 rimediato dai nerazzurri significò infatti la prima retrocessione dalla A della storia del club, da parte della squadra allora allenata da Mancini ma che poteva contare su Ibrahimovic come principale marcatore e trascinatore. Discorso diverso per la stagione 2003-2004. Il Parma era ancora quello di Tanzi, seppur fresco di scandalo ed in caduta libera. E la vittoria sui nerazzurri, pronti a far decollare Adriano, ebbe un valore simbolico: la squadra di Prandelli non ha mai mollato, contro tante difficoltà ed avversità. Non è da tutti questo tipo di aspetto. Anche se alla fine lo spareggio della penultima giornata di quell'anno a San Siro fu comunque perso: in palio c'era la Champions League.


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