Amarcord - Parma-Verona: lo spareggio per la B, la squalifica e poi la guerra

21.05.2015 14:37 di  Michele Bugari  Twitter:    vedi letture
Amarcord - Parma-Verona: lo spareggio per la B, la squalifica e poi la guerra

La gara che domenica metterà di fronte Parma e Hellas Verona, vedrà scendere sul prato del Tardini due formazioni che non hanno più molto da chiedere al campionato. Tutt’altra posta in palio ci fu invece nel 1943. Il Parma era retrocesso dalla B al termine della stagione 1931/1932 in quella che allora si chiamava Prima Divisione, per poi essere ammesso alla nuova Serie C nel 1935, e solo nel ’43 riuscì a vincere il proprio girone eliminatorio per accedere al girone finale. Al termine del Girone finale B i crociati arrivarono però al secondo posto utile per salire in serie cadetta proprio a pari merito con il Verona, rendendo necessario quindi uno spareggio.

Così, il 13 giugno 1943 andò in scena, davanti a circa 5000 tifosi crociati accorsi a Brescia, la sfida in campo neutro tra Parma e Verona per decidere chi dovesse accedere alla Serie B. I crociati, allenati da mister Alfredo Mattioli, celebre ex giocatore crociato degli anni ’20, passarono subito in vantaggio dopo appena 3 minuti con Angelo Gardini. A mezz’ora dal fischio finale, arrivò poi il 2-0 del capocannoniere Luciano Degara a sancire una promozione che, in realtà, durò ben poco. Il Parma vide infatti annullata la promozione conquistata sul campo a causa di un presunto illecito sportivo, una “tentata corruzione” da parte di soggetti comunque estranei al club nella partita con il Lecce, e la sua posizione nel girone declassata all’ultimo posto.

Per vedere riabilitata la propria posizione la squadra crociata dovette quindi attendere il 1945, anche perché il campionato di Serie B non poté ripartire alla fine di quell'estate. In quel 1943 si era infatti già in piena Seconda guerra mondiale. Di lì a un mese gli Alleati sarebbero sbarcati in Sicilia, il re avrebbe destituito Mussolini e a settembre l’armistizio avrebbe dato il via all’occupazione tedesca. A quel punto la mancata promozione in B fu proprio l’ultimo dei problemi, anche se il Parma ebbe tempo otto mesi dopo, nel febbraio 1944, di patecipare a una competizione mista denominata “Alta Italia”, svoltasi nella Repubblica Sociale di Salò sotto l’egida della Federazione Italiana Gioco Calcio, a poco più di un anno di distanza dalla liberazione della città.