Lo stipendio di Inglese blocca ogni trattativa: nessuno vuole pagarglielo, ma lui non rinuncia

31.01.2024 13:19 di  Tommaso Rocca   vedi letture
Lo stipendio di Inglese blocca ogni trattativa: nessuno vuole pagarglielo, ma lui non rinuncia

La sessione invernale di calciomercato sta per concludersi e Roberto Inglese con ogni probabilità non lascerà Parma, rimanendo fuori rosa lontano dai campi fino a giugno. Quello tra Inglese e il Parma è un matrimonio iniziato con i migliori propositi e finito da separati in casa. Nella sua prima stagione in Emilia, Bobby English, come soprannominato dai tifosi, a suon di gol riuscì a trascinare il Parma verso la salvezza in Serie A, diventando il beniamino della piazza. Queste performance spinsero la società ad investire su di lui, mettendolo al centro del progetto: l'allora ds Faggiano bussò alle porte del Napoli, allora detentore del cartellino, chiudendo un accordo in prestito con riscatto. Il trasferimento venne a costare in totale più di venti milioni e l'attaccante firmò un contratto a cifre ben superiori al milione di euro netto l'anno. Un accordo quinquennale, che arriverà a scadenza tra pochi mesi. Alla luce di quanto successo, queste cifre sono una vera e propria condanna per il Parma. Tutti conosciamo la parabola discendente dell'attaccante crociato: dagli infortuni alle difficoltà in Serie A, che si sono poi riproposte in Serie B, quando invece era chiamato al riscatto, fino alla scelta in estate di metterlo fuori rosa. Per un club, pagare queste cifre per un giocatore che non fa parte del progetto tecnico è assurdo: proprio per questo il Parma sarebbe disposto a lasciarlo partire gratis, pur di alleggerire il monte ingaggi, ma al momento non sembrano esserci buone notizie in quest'ottica.

Nessuno infatti è disposto ad accollarsi lo stipendio di Roberto Inglese. Le cifre al momento percepite sono da giocatore di un top club di Serie A. Inglese invece è un attaccante che nelle ultime due stagioni in Serie B ha segnato sette reti, con un contratto da più di un milione di euro netti l'anno. Cifre astronomiche, che hanno frenato ogni possibile trattativa. Già quest'estate un club di Serie A, lontano dalla luce dei riflettori, si era interessato all'attaccante, offrendo uno scambio alla pari al Parma. L'alternativa proposta però non interessava al club ducale e pertanto l'offerta è stata rispedita al mittente, in attesa di nuove offerte. Inglese alla fine è rimasto e continua ad essere stipendiato dal Parma, pur essendo fuori rosa. In questa sessione invernale a bussare alle porte del club è stato l'Ascoli. Mister Castori, che lo aveva lanciato ai tempi del Carpi, avrebbe deciso di puntare su di lui, dandogli fiducia e offrendogli la possibilità di rilanciarsi. Il club marchigiano quindi si è offerto di poter pagare una piccola parte dello stipendio che il Parma deve ad Inglese in questi ultimi mesi di contratto. La società ducale comprensibilmente ha rifiutato, in quanto avrebbe dovuto comunque continuare a sborsare una cifra ingente per un giocatore di una squadra avversaria. Altrettanto comprensibilmente, l'Ascoli non è disposta ad accollarsi lo stipendio da più di mezzo milione che il Parma deve ad Inglese da qui a giugno, quando potrebbe eventualmente tesserarlo da svincolato a giugno a cifre ben più basse. 

Insomma, la situazione al momento è bloccata e non sembrano esserci sviluppi. Tutto ruota attorno allo stipendio di Inglese e a queste ultime mensilità a cui l'attaccante non sembra esser disposto a rinunciare. Gli scenari al momento sono tre: il primo prevede che un club nelle prossime ore offra al club ducale di accollarsi metà dello stipendio dell'attaccante, cosa al momento molto improbabile. Altrettanto improbabile è che Inglese decida di rinunciare a questi soldi, rescindendo il contratto e rinunciando alla buonuscita, potendo così accasarsi altrove. Il fatto però che avrebbe potuto prendere questa scelta già nelle scorse settimane lascia presagire che questa opzione non sia percorribile. Il terzo scenario, quello al momento più probabile, è che Inglese rimanga a Parma fino a giugno, senza giocare: una decisione che non fa bene a nessuno, se non alle tasche dell'attaccante.