Qualcuno fermi Gervinho! Ah no... è impossibile. Con l'ivoriano il Parma ha fatto centro e D'Aversa gli ha cucito attorno una squadra tutta sostanza

24.09.2018 10:20 di Simone Lorini Twitter:    vedi letture
Qualcuno fermi Gervinho! Ah no... è impossibile. Con l'ivoriano il Parma ha fatto centro e D'Aversa gli ha cucito attorno una squadra tutta sostanza
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E' un Parma che piace, è un Parma dalle molte individualità, è un Parma che continua a far parlare di sè: dopo l'eurogol di Dimarco e l'impresa di San Siro, è arrivata la rete da cineteca di Gervinho, uno che ha capito subito come calarsi perfettamente nel nuovo ambiente e capace di fare una differenza pazzesca in sole tre gare, non a caso due vinte e una persa con sfortuna in casa contro la Juventus. Il feeling con Inglese e Di Gaudio non è ancora perfetto, ma è inutile sottolineare come le caratteristiche dell'ivoriano si sposino alla perfezione con quelle del centravanti, giocatore di grandissima generosità ma capace anche di fare male sottoporta, specie al Tardini. Ma se gli arrivi di Grassi e dell'attaccante stesso lasciano qualche dubbio riguardo la formula, con l'ivoriano si può senza dubbio affermare che il Parma ha fatto centro. Ora sotto con la trasferta di Napoli e la sfida interna con l'Empoli, provando a sfruttare l'onda lunga di un momento positivo e raggranellare punti che ci portino al nostro obiettivo. 

Ma sarebbe stupido negare i meriti di chi i giocatori li manda in campo: con Gervinho la scintilla è scattata immediatamente, forse perché l'ex romanista è il giocatore più forte che D'Aversa abbia mai allenato. Il tecnico ha costruito attorno all'ivoriano una formazione tutta sacrificio, a iniziare da Rigoni, straordinario nella gara contro i sardi di due giorni fa, che può esaltare al massimo le caratteristiche di due contropiedisti come Di Gaudio e Gervinho, ma anche la gamba di Barillà e gli affondi di gente come Gobbi e Dimarco. Allo stesso tempo, la difesa bassa e affollata, permette a Bruno Alves di non essere punto in velocità, certamente il suo punto debole. Una tattica che forse può sembrare banale così descritta, ma che il tecnico abruzzese ha saputo mettere in campo al meglio e perfezionata nei 15 giorni di sosta. Da cui è tornato un Parma inarrestabile, che non ha nessuna voglia di fermarsi adesso.