I nuovi hanno alzato l'asticella, ma chi è rimasto si sta superando: Barillà e Gagliolo encomiabili per rendimento e mentalità. L'ex Trapani è un secondo Morrone

14.11.2018 20:30 di  Giuseppe Emanuele Frisone   vedi letture
I nuovi hanno alzato l'asticella, ma chi è rimasto si sta superando: Barillà e Gagliolo encomiabili per rendimento e mentalità. L'ex Trapani è un secondo Morrone
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

I tifosi in casa Parma, dopo la recente vittoria in casa del Torino, cominciano a chiedersi se sia legittimo o no aspirare a qualcosa in più della salvezza. Del resto sì, il Parma è partito con l'obiettivo della salvezza, però effettivamente è lì, a pochi punti dalla zona Europa. Il che avrebbe dell'incredibile: e pensare che ad agosto certi bookmakers davano il Parma tra le favorite per la retrocessione... In ogni caso, scontato ribadirlo, manca ancora un'eternità alla fine del campionato e fare voli pindarici in questo momento non avrebbe senso: poi, certo, sognare non lo si può negare a nessuno.

Detto questo, proprio ieri ho sentito in esclusiva per ParmaLive l'agente di Antonino Barillà e Marcello Gazzola, vale a dire Danilo Caravello. Quello che un procuratore può affermare dei propri assistiti spesso può sembrare generico alle orecchie dei tifosi, ma ciò che ha detto Caravello mi ha fatto riflettere. Sì, perché il momento di Barillà, oltre a essere inaspettato per molti tifosi, è una delle chiavi del successo di questo Parma. Non mi riferisco solo alle qualità tecniche e atletiche dell'ex Trapani e Reggina, ma in particolare modo alla sua mentalità. Un giocatore che già a gennaio scorso sembrava (stando ai rumors) in procinto di salutare Parma, e che la scorsa estate sembrava lontano dal posto di titolare. Eppure, la vicenda di Barillà ci insegna che il lavoro paga sempre, che i propri sacrifici vengono ripagati e che è giusto tenere duro per aspettare la propria occasione. Più in generale, il momento vissuto dal centrocampista rispecchia quelli che sono i successi del Parma come squadra. Mi spiego meglio: se questo Parma sta stupendo, lo deve certamente ai suoi nuovi uomini copertina (Gervinho su tutti, ma anche Bruno Alves e Roberto Inglese), ma il contributo che stanno dando i vecchi non è assolutamente da meno. Barillà è solo uno di questi, ma anche Riccardo Gagliolo è un giocatore che in estate aveva avuto richieste (si era parlato della Salernitana, una squadra di media Serie B): rimanendo, si è ritagliato uno spazio importantissimo e si sta rivelando tra i difensori più interessanti di tutta la Serie A. Insomma, mi pare giusto pagare tributo a chi è qui da un po' (mister compreso!) e sta aiutando a far scintillare anche i nuovi. Non dimentichiamoci che, senza l'aiuto dei "vecchi", probabilmente Gervinho e gli altri non avrebbero brillato così tanto.

In ultimo aspetto, torno su Antonino Barillà perché è un giocatore che mi ricorda molto da vicino un capitano della storia recente del Parma: Stefano Morrone. Stessa regione di provenienza (Calabria), stessa posizione in campo (mezzala sinistra), stessa attitudine al pressing, al contenimento, alla ripartenza e al sacrificio: e inoltre mi sembra proprio che anche l'ex Trapani stia entrando nel cuore dei tifosi, come seppe fare Morrone. Magari non sono questi i giocatori che restano nel cuore per le loro giocate strettamente tecniche, ma ci riescono per la loro capacità di dare tutto in campo. Io lo dico: per me Barillà è un secondo Morrone.